A novembre mio zio mi ha regalato una cassetta di kiwi (cassettina di 15 kg circa) però non posso fare indigestione di kiwi, giusto?
Prendiamo quindi 1 kg di kiwi puliti, 500 gr di zucchero (io uso anche una bustina di fruttapec 2:1 per ridurre i tempi di cottura)
Io qui ho fatto doppia dose visto che abbondavo di materia prima..
Mettete i kiwi puliti in una padella bella capiente... Io qua vi consiglio di dare una frullatina ai kiwi, altrimenti restano troppi pezzi.
Aggiungete lo zucchero
Il fruttapec
E mettete tutto sul fuoco... mischiate bene... portate a bollore e lasciate bollire per 5/7 minuti, trascorsi i quali procedete alla prova piattino (prendete un cucchiaino di marmellata, mettetelo su un piattino e in freezer per 2 minuti. Togliete e inclinate il piattino, se la marmellata scivola dal piattino troppo velocemente è ancora liquida, altrimenti potrebbe essere pronta... comunque regolatevi voi con la consistenza che preferite).
Nel frattempo sterilizzate i vasetti facendoli bollire in acqua o in forno.
Quando la marmellata è pronta invasettate il tutto.
Capovolgete i vasetti e lasciate raffreddare così.
Una volta freddi etichettate e conservate in luogo fresco ed asciutto...
Come tutte le marmellate se la assaggiate dopo una settimana/10 giorni è sicuramente + buona però nessuno vi impedisce di assaggiala anche il giorno dopo :-))
Buona marmellata ^_^
Lo sapevate che...
- E’ sufficiente un kiwi al giorno per soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina C del nostro organismo.
- La vitamina C è l’indiscutibile regina di questo frutto: esso ne è ricchissimo e per tale motivo è molto utile
per:
- Prevenire e curare raffreddore ed influenza.
- Rinforzare il sistema immunitario, fungendo da supporto alla terapia contro il cancro e contribuendo ad allungare la vita del paziente.
- Alleviare - prevenire i problemi circolatori connessi con la gravidanza - quinto /nono mese (pesantezza alle gambe, telangettasia, vene varicose ed emorroidi).
- Combattere l’anemia e le conseguenze della dieta vegetariana nonché la generale debolezza dell’organismo.
- Proteggere il corpo dagli effetti dei radicali liberi: un’alimentazione ricca di vitamina C, aiuta ad “invecchiare bene” e può essere molto più efficace di creme, lozioni e integratori
- Combattere i composti chimici tossici come initrati, i nitriti e le sostanze chimiche prodotte nella
preparazione degli alimenti e durante la digestione. - Favorire la salute di denti, gengive e vasi sanguigni,la cicatrizzazione, e la sintesi del collagene (che
rende elastici i tessuti); la vitamina C aiuta a prevenire l’infarto, la cataratta e l’arteriosclerosi.
L’insufficiente assunzione di vitamina C è la causa principale dello scorbuto dei marinai. - Espellere il colesterolo dall’organismo: l’acido ascorbico interviene nella trasformazione del colesterolo in sali biliari.
- Riequilibrare la carenza di ascorbato nel sangue dei fumatori.
dato l’intenso potere lassativo delle fibre stesse.
- L’elevato contenuto di potassio, rende il Kiwi un alimento molto utile sia per prevenire disturbi quali
tensione arteriosa,depressione, stanchezza e disordini dell’apparato digerente,sia per gli sportivi in
particolare, proteggendoli dai crampi muscolari.
- Il calcio ed il fosforo, presenti anch’essi in grande quantità, svolgono un’azione protettiva sulle ossa,
prevenendo o aiutando a combattere l’osteoporosi. Molto utili in gravidanza.
- La ricchezza di minerali, quali il magnesio ed il ferro, rende il Kiwi un vero e proprio tonico contro
lo stress quotidiano. Il magnesio in particolare, favorisce la concentrazione e la produzione energetica del
cervello, nonché la forza muscolare.
- Il kiwi è altresì consigliato a chi soffre di un’elevata pressione arteriosa, data la minima componente di
sodio.
- Actinidia è anche il nome di un enzima, presente nel kiwi, che favorisce la digestione.
Cenni storici del kiwi
La pianta del kiwi è
originaria della Cina ( ne esistono oltre 400 specie ), si presenta
sottoforma di liana rampicante e può superare i dieci metri in altezza;
La varietà più diffusa è la Hayward che rappresenta circa il 95% delle
coltivazioni totali.
Il kiwi fu esportato in America, per la prima volta nel 1962 e da quel momento
fu chiamato kiwifruit, dal nome dell’uccello kiwi, emblema del Paese della Nuova
Zelanda. Solo nel 1970 fece il suo ingresso in Italia e attualmente, viene prodotto
in diverse varietà, principalmente in Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Veneto,
Campania e Puglia. Secondo dati della FAO (Organizzazione per l'Alimentazione
e l'Agricoltura) relativi al 2005, i principali produttori al mondo di questo
frutto, sono l’Italia con 480.000 tonnellate, la Nuova Zelanda con 280.000 tonnellate,
seguite da Cile e Francia, rispettivamente con 150.000 e 80.000 tonnellate annue
di produzione. Nella nostra penisola sono molto note le coltivazioni di Borgo
d’Ale, in provincia di Vercelli, e Latina, quest’ultima produttrice del “kiwi
latina”, iscritto all'Albo delle denominazioni di origine dell’Unione Europea
come prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Fonte: qui e la nel web
Grazie per l'info! Mo' stampo la pagina e la porto a mia madre che adora fare marmellate, conserve e via dicendo!
RispondiEliminaCiuao!
Prego... il + è sempre pulire la frutta :-)
RispondiEliminainteressante questa marmellata di kiwi
RispondiEliminada oggi sono una tua sostenitrice
se ti va passa da me
proviamo a vedere se riesco a commentare... Sì... se entro con l'opzione Nome/Url ce la faccio...bene!
RispondiEliminabene ^_^
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